28/01/2019 - Proseguiamo a conoscere meglio i soci dell'Atletica Casorate intervistando una figura storica della società: Gilberto Atzeni.
Nato a Santadi (Cagliari) il 27 Gennaio 1957, considero Gilberto un fratello maggiore ed il Papà dell'Atletica Casorate, perché in quell’anno 1993 fu proprio lui a volere fortemente la nascita della nostra Società, scegliendone il colore, definendone il nome e il logo, facendo da allenatore e da Presidente (dal 1993 al 2006) a tutti noi.
In ambito agonistico per noi ha rappresentato tanta roba, nato per correre dal talento cristallino, peccato che diversi infortuni ne hanno minato la sua esplosione anche se certi primati personali ne fotografano la sua stazza di levatura nazionale: ad esempio in allenamento ha corso i 200m in 24”, i 400m in 50”, gli 800m in 1’52” (in gara nell’85 ), i 1000m in 2’31”, i 1500m in 3’53” , contribuendo poi negli anni ’90 e 2000 da master a portare l’Atletica Casorate nel gotha provinciale e regionale, vincendo in ambito individuale i titoli regionali di corsa campestre (nelle stagioni ’98 e 2003 quando al trofeo Monga partecipavano piu’ di 1500 atleti), Medaglia d’argento ai Campionati Italiani di cross a Caserta (nel 2003), e trascinatore nelle prime vittorie ai Campionati provinciali Fidal sempre negli anni 1999-2003 (ex trofeo Diadora/Corbella). Memorabili le sue vittorie nei cross Monga di quegli anni, caratterizzati da uno stile di corsa davvero elegante e molto bello da vedersi, sembrava non toccare il terreno con i piedi… Mitica anche la gara al trofeo Sempione di 10km del 2003, dove a 46 anni concluse 13° assoluto e primo master in 31.31 (record societario su strada ancora imbattuto) dietro ad una schiera di baldi giovanotti della nazionale, o alla mezza di Busto nel 1998 conclusa in 1h12.53 (tuttora record sociale M40) che ci permise di vincere il titolo regionale, primo alloro storico della nostra associazione.
Tanti bei ricordi conditi anche da tante belle manifestazioni messe in piedi insieme (come le staffette di Casorate del 1994 e 1995 o le cinque edizioni a Castelletto, i cross Monga a Casorate, le 13 edizioni del miglio delle Stelle in pista, fino ai nostri giorni con le tappe del Giro a Castelletto) agli allenamenti nelle gelide serate d’inverno con la sua mitica Polo grigia con gli abbaglianti accesi per illuminare la pista e il suo vocione che ti incitava a non mollare mai! Grande Gil un libro non basterebbe per definire tutto quello che sei, davvero uno SPECIAL 1!
Scambiamo allora 4 chiacchere con te...
Ciao Gil, quando hai iniziato a correre?
Sono sempre stato un innamorato della corsa e la corsa ha sempre rappresentato per me un momento di piacere... Da ragazzino avevo in camera, oltre al poster del mitico Gigi RIva, anche quelli di Marcello Fiasconaro e Franco Arese...
La molla che mi spinse a correre con piu' vigore venne data da mia sorella che all'età di 12-13 anni si esprimeva già ad ottimi livelli e la portavo a correre alle varie gare... E alla fine un giorno mi dissi: intanto che son qui ad aspettare perchè non mi alleno anch'io?
Quando hai corso la tua prima gara?
A fine anni '70 non c'erano grandi gare su strada come 10km o mezze, ma diverse tapasciate... Ricordo che non correvo con frequenza ma mi presentai ad una Quatar Pass di Casorate con ai piedi delle Superga prestate da un amico, conclusi con i piedi tumefatti... Poi quando iniziai a correre con piu' costanza corsi come prima gara in pista un 800m che conclusi in 1'56" e alcuni mesi dopo un 1500m in 4'00"...
Oggi dall'alto della tua esperienza, quali allenamenti consiglieresti di fare ai soci?
Ai soci consiglio di curare la tecnica di corsa e fare degli allenamenti di velocità, anche qualche ripetuta in salita. Vedevo ieri alla gara di Magenta tanti atleti che non alzano le ginocchia, manca il giro di gambe e alla lunga peggiorano sempre piu' le prestazioni... Oggi si corre tanto su strada e si fa poca pista come si deve, e secondo me è un limite... Non voglio banfare ma io con il 31.31 che avevo corso a 46 anni, ieri a Magenta sarei arrivato 5° assoluto dietro a gente di 20 anni piu' giovane di me e lasciandomi alle spalle tanti altri che corrono in maniera professionistica ma che vedendoli correre non alzano le gambe...
Quali obiettivi vorresti raggiungere oggi con l'Atletica Casorate?
Mi piacerebbe conoscere di piu' i soci di oggi ritagliandoci dei momenti per stare insieme, magari coinvolgendoli in qualche serata di allenamento collettivo potendo dare anche qualche consiglio sulle basi della mia esperienza.
Quale è stata la gara che ti ha dato le maggiori soddisfazioni?
Nel Dicembre dell'85 partecipai al Cross Nazionale di Cossato (Biella) dove nel cross corto (che allungarono di 1km a mia insaputa il giorno della gara) conclusi sesto alle spalle di atleti della nazionale quali Riccardo Materazzi e Claudio Patrignani e davanti ad altri promettenti azzurri. Io correvo in Snam e la settimana prima feci un test da solo in pista nei 3mila metri in 8'43". Durante la gara mi gasavo ed emozionavo a sentire lo speaker che nominava gli azzurri di testa e il portacolori della Snam (che ero io) di cui non conosceva il nome... Alla fine conclusi sesto e dissero finalmente il mio nome! Un'altra bella soddisfazione la ricordo quando feci 1'52" negli 800m all'aperto di CInisello (semre nell'estate del 1985) anche se corsi in una serie praticamente da solo e senza stimoli (il secondo concluse in 1'58"). Anche il 3'53" nei 1500m agli indoor di Torino dell'86 mi esalto' tanto. Correre all'aperto sarebbe potuto valere almeno 3'45", peccato che poi iniziarono i problemi fisici e non riuscii a dare continuità agli allenamenti.
Anche la 10k del Trofeo Sempione (31.31) mi diede tante soddisfazioni... La settimana prima di quella gara feci un allenamento in pista a San Donato con Genny di Napoli di 5x1000m in 2'51" con recupero di 1'30" e un 500m finale in 1'17"... Ed un altro di 10x400m in 1'01"-1'02" con 1' di recupero...
Da Papà dell'Atletica Casorate ci racconti di come si scelsero il logo e i colori sociali?
Il logo lo ideo' mia cognata 25 anni fa: in pratica disegno' la prima A a forma del cucu' (animale simbolo di Casorate, da un racconto tramandato dagli anni '20 del novecento, quando un cucu' s'infilo in chiesa mentre il parroco diceva messa. Ad un certo punto l'animale inizio' a emettere il suo suono caratteristico zittendo il parroco...), la seconda A rappresenta un cuore rovesciato (stà a significare Amatori, negli anni '80 e '90 il settore Master veniva definito così), mentre la C viene rappresentata come una pista di atletica... Amatori Atletica Casorate! Oggi il logo avrebbe bisogno di un restyling, al limite possiamo pensarci se rimodernarlo un po'... Invece il colore giallo fu scelto perchè è un colore solare, che dà energia ed riconoscibile nel gruppo dei corridori... Poi in tutta confidenza ti dico che l'abbinamento giallo e nero lo proposi ai soci fondatori perchè in quel periodo indossavo un maglione della Benetton di colore giallo con degli inserti grigi e neri, mi piaceva talmente tanto che convinsi tutti gli altri a sposarli come nostri colori sociali!
In passato quale atleta hai stimato maggiormente?
Ho stimato tanti campioni, da Mennea a Lewis e Bolt. Ma se devo essere sincero i maggiori apprezzamenti li ho avuti per Marcello Fiasconaro (detentore dal 1973 al '76 del record del mondo negli 800m, 1'43"4 realizzato all'Arena di Milano) e poi per Gennaro Di Napoli mio compagno di squadra in Snam che ho visto crescere e con il quale mi sono allenato diverse volte al campo di San Donato.
Grazie Gil.
Antonio Puricelli